ESAME AVVOCATO 2019 – SITUAZIONE E POSSIBILI PROSPETTIVE
A seguito dell’emergenza dettata dalla situazione sanitaria che stiamo vivendo e che ha portato alla sospensione di quasi tutte le attività lavorative, anche la correzione delle prove scritte dell’esame di abilitazione forense 2019 ha subito uno stop, generando comprensibile preoccupazione tra coloro i quali hanno sostenuto le prove a dicembre.
Nel decreto c.d. Cura Italia e disposizioni seguenti, nel confermare la correzione delle prove scritte, prevede la sospensione delle correzioni per 60 gg, salvo ulteriori proroghe. Questa è, ad oggi, l’unica disposizione relativa alla correzioni delle prove 2019.
In questi giorni vi sono state varie iniziative volte a fare chiarezza sulle prospettive dell’esame tra cui, tra le varie, la richiesta di chiarimenti di Aiga, volta ad un rafforzamento delle commissioni al fine di recuperare il tempo perduto ed avere i risultati entro il 30.6, mentre un’interrogazione parlamentare, a cura dell’On. Lonardo, ed un emendamento presentato a cura dell’AIPAVV sono rivolte alla definitiva sospensione delle correzioni con ammissione di tutti i candidati alla prova orale. L’emendamento è stato dichiarato inammissibile, anche se potrebbe essere nuovamente riproposto.
Senza entrare nel merito delle singole iniziative, la questione rimane sul piatto.
Qualora infatti riprendessero le correzioni a maggio, senza un rafforzamento delle commissioni ragionevolmente la pubblicazione dei risultati slitterebbe a settembre con un aggravio delle tempistiche di preparazione delle prove orali; qualora venisse accolta la proposta dell’ammissione diretta alle prove orali, questa comporterebbe un sovraccarico di lavoro delle commissioni difficilmente gestibile (si pensi ai numeri dei partecipanti all’esame nelle Corti di Appello di Roma, Milano e Napoli). In entrambi i casi, buona parte degli ammessi all’orale dovrebbero, in via cautelativa, partecipare alla sessione d’esame 2020 che vedrebbe quindi un notevole aumento di partecipanti, da dover gestire in una situazione comunque difficile ed attraverso le modalità che dovranno essere previste per la c.d. fase 2 dell’emergenza covid19. Rimane quindi auspicabile, come richiesto da tutti gli enti ed organismi interessati, una soluzione che dia certezze ai diretti interessati e che permetta un regolare svolgimento delle prove abilitative in questo già difficile periodo. Non ci resta che aspettare.